Olgiate Comasco - Guida Turistica

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.: OLIGATE COMASCO
 Olgiate Comasco è un comune di 10.829 abitanti della provincia di Como.
 Olgiate Comasco è incastonato come una perla tra le colline di origine morenica, modellate durante l'era quaternaria dai ghiacciai, proprio a ridosso delle Prealpi, a circa 400 metri sul livello del mare. Occupa una posizione strategica, distando soltanto una decina di km da Como, altrettanti da Varese, circa 24 da Lugano ed una quarantina da Milano. Vista l'organizzata rete si trasporti pubblici e privati è facilmente raggiungibile da ogni direzione.
 Incerta è l’etimolgia del toponimo: esso potrebbe derivare da "olgia" o da "olla", cioè pentola, vaso, anfora, ma anche da "aulcia", piccola particella di terreno coltivato, arativo o prato. La desinenza –ate, poi, sarebbe per alcuni di origine ligure o celtica. Notizie o documenti anteriori all’epoca romana non se ne hanno. Alcuni reperti archeologici ritrovati in località Vigna dei Ronchetti e Baiettino indicano la presenza di un antico cimitero romano, mentre i più antichi insediamenti abitativi si fanno risalire al periodo gallo-romano.
 Sicuramente in queste zone fiorirono abbazie benedettine, come attestano i toponimi Lurate Abbate (ora Lurate Caccivio) e la "Benedetta" (il tratto della statale Briantea che da Lurate conduce a Olgiate). Il nome del comune compare inoltre nella carta di Cluny dell’anno 1093, che documenta la donazione fatta dagli olgiatesi della chiesa dei Ss. Ippolito e Cassiano ai monaci dell’abbazia di Cluny. Nell’età dei liberi comuni e delle signorie la storia di Olgiate Comasco si intrecciò con le vicende legate alla decennale guerra tra Como e Milano. Il paese seguì poi le vicende del Ducato di Milano, sino all’avvento della dominazione francese con Napoleone. Nel 1800 entrò a far parte del dipartimento del Lario, comprendente i distretti di Como, Varese, Lecco, Sondrio e la Valtellina. Nel maggio 1859 Garibaldi passò da Olgiate percorrendo la strada oggi chiamata "Garibaldina" in ricordo dell’impresa compiuta dalle sue truppe che, nella battaglia di San Fermo, sbaragliarono le forze austriache.
 Se negli anni Trenta erano ancora molte le famiglie olgiatesi che al lavoro in fabbrica o nei cantieri edili univano quello dei campi, negli ultimi decenni la situazione è profondamente mutata: delle 640 aziende agricole del 1961 si è scesi alle 63 del 1971, quasi tutte a conduzione diretta, fino alle 45 del 1982. L’industria è ormai da mezzo secolo il settore trainante dell’economia locale. Nei primi tempi lo sviluppo manifatturiero riguardò quasi esclusivamente il settore tessile e l’edilizia; nel secondo dopoguerra trovarono occasione di sviluppo anche quelli meccanico e chimico: la Sisme (già Ranco Italiana), l’Avon Cosmetics, l’Italplastic, la Bric’s per citare solo le più importanti.
 Per quel che riguarda il tessile, la ditta di gran lunga più conosciuta e prestigiosa, anche a livello nazionale, è quella fondata da Enrico Boselli nel 1898. L’edilizia è da sempre uno dei settori più prestigiosi nella zona. Capimastri e muratori di Olgiate hanno lasciato nell’Europa centrale, nella lontana Russia, nel Medio Oriente significativi segni della loro ammirevole capacità professionale.
 Negli ultimi anni ha visto notevole impulso lo sviluppo dell’attività artigianale nei rami più disparati: dalla meccanica all’impiantistica, alla tessitura, alle materie plastiche, alla lavorazione del cuoio, delle pelli e della carta.